La visita in cantina a Montalcino conduce i visitatori in un’esperienza che racconta non solo i suoi vini, ma anche la sua storia e identità
Scoperta del territorio, scoperta di una professione, scoperta di piccoli gesti che portano alla nascita di una nuova bottiglia. Più che una “semplice” visita in cantina a Montalcino, un’esperienza autentica di che cosa significa “fare vino”. È questo che la famiglia Mantengoli ha cercato di realizzare quando ha aperto le porte della sua cantina alle visite. Un percorso che non si fermaalla degustazione dei vini dell’azienda, ma che va a comprenderne la filosofia, l’impegno e l’idea di viticoltura che c’è dietro. Idea che ha nel rispetto del territorio uno dei suoi punti cardine e nella cantina costruita secondo i principi della bioarchitettura una delle sue realizzazioni più concrete.
Il racconto di un territorio
Una visita in cantina a Montalcino non può non partire dal territorio e dalla sua storia. E la struttura della cantina La Serena, così particolare e unica nel suo genere, si sposa bene a questo tipo di narrazione. “Chi viene a visitarci si trova di fronte una costruzione che è un tutt’uno con il paesaggio – racconta Andrea Mantengoli -. E intorno, le nostre vigne. La cantina è stata, infatti, costruita a inizio anni 2000 secondo i principi della bioarchitettura: forme che si integrano armoniosamente con il paesaggio, colori che richiamano quelli del territorio di Montalcino e materiali naturali. Per capire i nostri vini, bisogna conoscere anche i concetti che li ispirano. Non basta una degustazione: serve un’esperienza immersiva”.
Come La Serena, anche il territorio di Montalcino si lega al suo territorio e alla sua storia. Lo testimonia l’ultimo progetto targato Consorzio Brunello di Montalcino, il Tempio del Brunello, presentato alla stampa in questi giorni. “Montalcino celebra la sua cultura e il suo patrimonio unico nel nome del suo vino simbolo – continuano dalla cantina – Un’iniziativa unica che sarà una tappa imprescindibile per chi tornerà a visitare la nostra città”.
La visita in cantina
Una volta superato il colpo d’occhio della cantina dall’esterno, si passa all’interno, in un viaggio tra sale e locali di invecchiamento. Anche l’ingresso non è da meno e racconta la storia dell’azienda, con un affresco che ne ripercorre le tappe più importanti dal 1933 a oggi. “Conduciamo il visitatore in un percorso studiato e, soprattutto, raccontato perché vogliamo che esca da lì arricchito – continuano -. Lavoriamo perché non gli resti il ricordo di una bella visita in cantina, come tante altre che ha fatto finora, ma di un’esperienza che gli ha lasciato qualcosa. E con qualche curiosità in più soddisfatta e conoscenza acquisita”.
La degustazione sulla torre durante la visita in cantina
È di certo uno dei momenti più suggestivi del percorso. La degustazione del Brunello e del Rosso di Montalcino de La Serena avviene all’ultimo piano della torre. Sullo sfondo, il Monte Amiata, Montalcino e Pienza, con le luci di Siena in lontananza che si intravedono nelle notti d’estate più limpide. Un momento quasi magico, che chiude il cerchio di una visita cominciata là dove nasce la vite e che si chiude con il vino nel bicchiere.
La Serena: when wine-tourism becomes discovery
The winery from Montalcino leads its guests towards an experience to discover not only its wines, but also its story and identity
The discovery of a territory, the discovery of a profession but also the discovery of all of those small gestures which are able to bring a new bottle of wine to life. This is way more than a simple visit to a Montalcino winery, it rather is an authentic experience showing you what it really means to make wine. This is the goal that the Mantengoli family has been trying to accomplish when it opened its winery’s doors to guests. It is a journey that won’t stop with the wine tasting, it will go deeper so to tell the philosophy, the effort, and the ethos which are behind the idea of viticulture supported by the winery. These ideas have their synthesis in respect for the territory, as it is also one of the key points of the winery’s cellar, which was built according to the principles of bio-architecture, being one of its flagships.
The story of a territory
A visit to a Montalcino’s winery has to start from the territory and its history. And the structure of the winery La Serena, so distinctive and unique, is perfect for this kind of tale. “Our guests are faced with a building which is perfectly blended with the landscape- Andrea Mantengoli says- and all around, our vineyards surround the area. The cellar, as a matter of fact, has been built in the early 2000s according to the principles of bio-architecture: it features shapes that harmoniously blend with the landscape and colors which complement the ones of the territory of Montalcino, and of course natural materials. In order to understand our wines, one has to get to know also the ideas which are inspiring them. A tasting is not enough: an immersive experience is needed.”
Just like La Serena also the area of Montalcino is bonded with its territory and its story. This has also been shown by the last project by the Consorzio Brunello di Montalcino: il Tempio del Brunello, which was presented to the press over the last few days. “Montalcino celebrates its culture and its unique heritage in the name of its flagship wine- that’s what they say at the winery- it is a unique event that will be a must to attend for the ones who will be coming to visit our city”
The tour of the Cellar
Once seen the cellar’s outside, the inside will be visited, in a journey among rooms halls, and aging rooms. But also the entrance is really remarkable and it tells the winery’s story with a fresco painting which retraces its more important steps from 1933 to the present. “We will bring the guest in a tour which has been thoroughly studied and, more importantly, narrated, because we want that he or she will be enriched by this experience. We work so that our guests won’t just have the memory of a nice tour of the cellar, similar to the ones they had before, but rather of a real experience that enriched them on a more personal level. We also hope that they leave with all of their questions answered, but also with more knowledge than they had before.”
The Tasting on the tower
This is one of the most evocative moments of the whole journey. The Brunello di Montalcino and Rosso di Montalcino tastings will take place in the first floor of the tower. Here the landscape is amazing with Mount Amiata, Montalcino, and Pienza, and the lights of Siena in the background that one can see during the clearest summer nights. A magical moment that is the perfect ending of a tour starting there when the vine is born and ending with a glass of wine.